Anche quest’anno abbiamo proposto il consueto e richiesto appuntamento con l’Eurochocolate. La fiera del cioccolato che richiama tantissimi visitatori in Umbria ormai da anni, ci vede partecipare con i nostri clienti ogni anno. Quest’anno abbiamo però voluto rinnovare il nostro programma inserendo nell’itinerario Civita di Bagnoregio e Viterbo. Il sabato mattina siamo partiti direzione Eurochocolate di buon ora e intorno a mezzogiorno siamo arrivati a Bastia Umbria nel centro fieristico e abbiamo fatto ingresso all’Umbria Fiere che ospita ormai da qualche anno la fiera del cioccolato. Tantissimi gli espositori e tantissime le novità per i più golosi. Presenti in fiera diversi interessanti laboratori e scultori di cioccolato ma tutti ne abbiamo approfittato per portare a casa qualche golosa novità proposta dalle più disparate case del cioccolato.

 

 

Nel primo pomeriggio siamo ripartiti verso il lago di Bolsena, il lago di origine vulcanica più grande d’Europa, dove abbiamo pernottato. Arrivati in hotel ci siamo sistemati nelle camere riservate e quasi tutti hanno approfittato del tempo libero prima della cena per fare una passeggiata lungo il lago o semplicemente per ammirare il tramonto che regala sfumature rossastre a tutto il paesaggio. Verso le 20 ci siamo radunati nel ristorante dell’albergo e abbiamo cenato.

 

 

La domenica mattina dopo la colazione ci siamo spostati a Bagnoregio per la visita di Civita. Una nebbia inaspettata avvolgeva Civita ma fortunatamente man mano che l’aria si riscaldava si alzava lentamente per mostrarci un paesaggio mozzafiato. Civita di Bagnoregio nasce su un piccolo promontorio di tufo che continua a sgretolarsi, proprio per questo viene chiamata la “Città che muore”. Il suo destino sembra essere segnato, difatti all’interno del borgo si notano tantissimi edifici di cui restano soltanto le facciate. Si accede a Civita attraverso un ponte lungo circa 300 metri sospeso nel vuoto, costruito negli anni 60 che permette di assaporare bene lo scenario al quale stiamo per assistere.

 

 

Uno scenario fiabesco in cui il tempo sembra essersi fermato, in uno dei borghi più belli d’Italia dove risiedono solo 3 famiglie. Ci si può immergere in un’atmosfera d’altri tempi che richiama a se turisti da tutto il mondo, soprattutto quelli orientali. Difatti per un famoso fumettista giapponese Hayao Miyazaki, Civita di Bagnoregio è addirittura scenario di un suo famosissimo film d’animazione, l’artista rimasto colpito dalla bellezza di questa città volle renderla scenario di una sua opera. Una piacevole passeggiata con la nostra guida ci ha dato la possibilità di ammirare in tutta la sua bellezza questo borgo, dal quale si può ammirare un panorama senza eguali.

Molto caratteristica è la Valle dei Calanchi, un suggestivo paesaggio mozzafiato creatosi milioni di anni fa dove le piante non crescono a causa della continua attività erosiva, regala uno sfondo da cornice a questo bellissimo borgo di Civita di Bagnoregio.

 

 

I punti più suggestivi del borgo sono Porta Santa Maria, il Giardino del Poeta e la Chiesa di San Donato dove abbiamo potuto ammirare uno dei pochi esempi di Crocefisso ligneo quattrocentesco dalle braccia snodate. Molto interessante è anche la “casa di Geppetto”, location del film di Pinocchio di Alberto Sironi che ha visto questo piccolo borgo protagonista del film girato nel 2008. Scendendo negli ambienti sotterranei della casa museo si potranno ammirare tutti gli utensili e attrezzi del frantoio sottostante e le botti che si usavano nell’antichità per la conservazione del vino. 

 

 

Dopo la visita abbiamo avuto del tempo libero per poter acquistare qualche souvenir o prodotto tipico del posto, o semplicemente per prendere un caffè nella piazza principale. Dopo la visita siamo ritornati a Bagnoregio dove con la navetta abbiamo raggiunto poi il nostro autobus. Per il pranzo ci siamo trasferiti a Viterbo dove ognuno di noi ha avuto il tempo a disposizione per un pranzo veloce in modo da continuare la visita con la nostra guida. Viterbo, chiamata anche la città dei papi, nel 1271 fu sede del primo conclave della storia. I cardinali dell’epoca furono infatti chiusi a chiave nel palazzo dei papi per 1007 giorni per mettersi d’accordo sull’ “habemus papam”.

 

 

Il Palazzo dei Papi è stato per un periodo la residenza pontificia e la loggia, detta "delle Benedizioni", da dove si affacciava il Papa uscendo dalla Sala del Conclave, si apre sul lato della piazza con un gioco di archi sorretti da slanciate colonnine. All’interno del Duomo in stile romanico, sono custodite le spoglie di Papa Alessandro IV e sulle colonne della navata principale possiamo notare i segni dei bombardamenti della seconda Guerra Mondiale che ne avevano distrutto completamente il soffitto.

Viterbo è inoltre famosa anche per la macchina di Santa Rosa, una macchina a spalla patrimonio immateriale dell’umanità alta circa 30 metri che innalza la statua di Santa Rosa, patrona di Viterbo, al di sopra dei tetti della città. Ogni anno il 3 settembre viene trasportata da un centinaio di uomini per un percorso di circa 1 km nel centro storico di Viterbo.

 

 

La visita è continuata attraverso le stradine del paese fino al suggestivo quartiere medioevale di San Pellegrino. Molto particolari sono i “Profferli”, le scalinate esterne, caratteristiche dell’architettura medioevale Viterbese, che davano accesso al primo piano dell’abitazione al di sotto delle quali si trovava in genere la bottega dell’artigiano.

Al termine della visita abbiamo avuto del tempo libero per poi radunarci in piazza del Comune per raggiungere il pullman.

Un nuovo viaggio ricco di nuove esperienze è volto al termine, il nostro bagaglio culturale si è arricchito di nuovi scenari sperando di potervi avere sempre in nostra compagnia nei prossimi viaggi.

 

Alla prossima esperienza targata Speranza Viaggi…

 

Autore: Antonio Speranza

Fonte: Viaggio del week-end 14-15 ottobre e del week-end 21-22 ottobre 2023

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