Per arricchire una bella giornata settembrina, questa volta abbiamo scelto una destinazione non molto distante da noi ma nello stesso tempo molto richiesta e apprezzata dal nostro pubblico.
Siamo partiti alla scoperta guidata dell’area archeologica di Pompei per poi terminare la giornata in tutta tranquillità e relax nell’elegante metà balneare della costiera Sorrentina, Sorrento.
Arrivati di buonora davanti alle mura della “Vecchia Pompei” abbiamo iniziato il fantastico viaggio a ritroso nel tempo.
"Prima che la cenere e i lapilli coprissero tutto di quella splendida città commerciale romana, risiedevano circa ventimila persone su una superficie di sessantaquattro ettari collinari con ampi spazi pianeggianti.
Pompei fu fondata intorno all'VIII secolo a.C. dagli Osci che si insediarono alle pendici meridionali del Vesuvio, non molto distanti dal fiume Sarno, allora navigabile.
Non potendo visitare l’intera superficie e l’enorme quantità di costruzioni, vie e reperti emersi, abbiano deciso di porre l’attenzione solo su alcuni reperti che con garbo e preparazioni la nostra guida ci ha aiutato a decifrare.
Siamo partiti dal Teatro Piccolo dove si eseguivano spettacoli di scarsa importanza per lo più dedicati a residenti meno pretenziosi.
Ai romani piacevano molto gli spettacoli intrisi di azioni forti e che spesso finivano nel sangue. Erano i gladiatori quelli che maggiormente attiravano gli interessi maggiori. D’altronde non a caso era stata la forza e la determinazione in questo genere di comportamenti a consentirgli di conquistare quasi tutto il mondo allora conosciuto.
I bravi con le armi si esibivano nell’anfiteatro, il più antico tra quelli noti del mondo romano. Costruito nel 70 a.C grande ed imperioso, poteva contenere, quando era nel suo pieno splendore, circa ventimila spettatori.
Interessante anche la visita di alcuni spazi destinati alla consumazione dei cibi. La gran parte dei romani consumava cibo (prandium) in strada fuori casa. Molto diffusi erano i Termopoli che servivano bevande calde. Si mangiavano prevalentemente verdure, carni di basso costo scarsamente condite conservate in grande dolai (giare) incassate nel bancone in muratura. Chi poteva arricchiva di sapore le cibarie con il Garum, un liquido dal sapore acre e forte prodotto dallo schiacciamento di alcuni pesci e in particolare dalle alici non sviscerate.
Ci siamo affacciati in un locale allestito per il piacere sessuale degli uomini, la Lupanara (dal latino lupa = prostituta), che erano nel corso di tutta l'epoca romana i luoghi deputati a questo tipo di piacere. Come ci spiega la guida, normalmente al primo piano sostavano le donne a “basso costo” che per una prestazione pretendevano il denaro equivalente al costo di due bicchieri di vino. Al primo piano le più belle e desiderate, i cui costi erano notevolmente più alti. I romani preferivano le ragazze giovani dalla carnagione chiara".
Dopo qualche foto siamo arrivati nella grande piazza dedicata al dio Apollo. Qui la visione è stupenda.
"Il Vesuvio malgrado ridimensionato dalla tremenda eruzione si presenta in tutta la sua maestosità. Era alto intorno ai tremila metri. Ora, malgrado si sia ridotta a soli mille e duecento, incute ancora rispetto. Il monte Somma, come era chiamato in epoca romana, con la sua lava ha coperto e distrutto Ercolano, ma fortunatamente ha lasciato sotto le sue ceneri e lapilli dei tesori a Pompei che gradualmente stanno ritornando in superficie.
I romani erano grandi conquistatori con molta attenzione alle civiltà che caratterizzavano le terre conquistate. Cercavano di conservare tutto, abitudini comprese. Favorivano i matrimoni misti, convinti già allora, che la mescolanza sanguigna favorisce il miglioramento della specie".
Terminata l’interessante visita agli scavi, abbiamo tutti goduto del tempo libero a disposizione, chi per acquistare qualche prezioso ricordo per i propri cari e chi semplicemente per una pausa caffè oppure una refrigerante spremuta d’arancia della costiera.
Ci siamo puntualmente radunati al pullman per poi partire alla volta di Surrientu, così come viene chiamata dai napoletani.
"Sorrento è un angolo di paradiso che si trova sulla scogliera che la separa dal suo affollato porticciolo. È famosa per il panorama sul mare e la piazza Tasso, costellata di caffè. Il centro storico è un dedalo di stradine dove trova spazio la chiesa di San Francesco, un edificio del XIV secolo con un chiostro tranquillo.
Quello che colpisce, quando percorri le sue stradine pulite, sono i tanti colorati negozi che espongono merci quasi sempre di valore.
Città elegantissima, sfarzosa e stranamente molto silenziosa. Nei locali di ristoro non si trova solo la solita pizza ma anche piatti da grande cucina. Tante le gelaterie e molti anche le pasticcerie nelle cui vetrine spicca il bianco del loro dolce più famoso: La delizia al limone, delizioso e dall’aspetto elegante come la città.
Tante le cose belle da vedere salendo di qualche metro lungo il viale Enrico Caruso. Affacciandosi dalla ringhiera si scorge il Vallone dei Mulini uno dei posti più ammirati. Anche piazza Tasso è stata infatti costruita sopra uno dei tanti "valloni", delle insenature nel tufo che dalle colline di Sorrento scendevano verso il mare.
Molto bella anche la Cattedrale, in stile barocco, dedicata ai santi Filippo e Giacomo. Tanti gli affreschi ma soprattutto ricca di addobbi preziosi. Accanto alla cattedrale troverete "Via Santa Maria della Pietà", una delle strade più antiche di Sorrento. Siamo rimasi affascinati dal chiostro di San Francesco del 1300: qui vengono celebrati tanti matrimoni e spesso vengono organizzate mostre fotografiche a tema.
Non poteva mancare un rapido giro anche nella Villa Comunale. Da qui il panorama è fantastico. Si ammira la costiera Sorrentina e il Golfo di Napoli con il Vesuvio sullo sfondo. Dalla villa si può scendere a piedi nella zona del porto con la piccola spiaggia di Marina Piccola sommersa di stabilimenti balneari"
Terminato anche questo rilassante pomeriggio tra i tesori di Sorrento riprendiamo il pullman per inerpicarci tra le strette e trafficate stradine della costiera Sorrentina per fare rientro nelle nostre case.
Un altro viaggio alla scoperta delle bellezze della nostra Bella Italia volge al termine, e noi ritorniamo sempre più carichi e arricchiti che mai.
ALLA PROSSIMA!
Autore: Antonio Speranza
Fonte: Viaggio del 24 settembre 2023
Citazione: Giuseppe Capobianco
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