Meta proposta per i festeggiamenti del Carnevale 2024 è Viareggio. Questo tour ci ha permesso di scoprire la tradizione storica di questa manifestazione allegorica e nello stesso tempo la possibilità di scoprire alcune città della Toscana che nel corso della storia hanno svolto un importante ruolo. Sabato 10 febbraio siamo partiti da Sapri, primo punto di carico, alle ore 4.00 direzione Siena. Dentro di noi tutti c’era già la consapevolezza che questo week-end non sarebbe stato il massimo sotto il punto di vista meteorologico, ma non ci siamo comunque persi d’animo. Date le numerose visite guidate comprese nel pacchetto quest’anno abbiamo previsto la presenza degli auricolari per ognuno di noi, difatti nel viaggio di andata sono state tutte consegnate ai numerosi partecipanti. Arrivati a Siena verso mezzogiorno, una pioggia lenta ma copiosa ci attendeva puntuale come previsto. K-way e ombrelli alla mano ci siamo subito diretti in Piazza Matteotti, luogo di raduno poi per iniziare la visita guidata.

 

 

Ognuno di noi si è inerpicato nel centro storico della città per poter spendere il proprio tempo a disposizione per il pranzo libero e perchè no, anche per una piccola passeggiata shopping. Puntuali come sempre alle 15.00 ci siamo incontrati tutti con Serena, la nostra guida, e siamo partiti alla scoperta di questa bellissima città. Subito dopo l’angolo di Piazza Matteotti troviamo Piazza Salimbeni con la sede storica del Monte Paschi di Siena. Continuiamo la passeggiata fino a Piazza del campo, simbolo indiscusso della città, non fosse altro per il celeberrimo Palio, che si tiene nella città due volte l’anno. Altro simbolo della città è senza dubbio la Torre del Mangia che svetta alta e sottile in Piazza del Campo fino a raggiungere 88 metri di altezza. Continuando la passeggiata nelle strette viuzze del centro storico ci dirigiamo al Duomo e al Battistero. Tutti incuriositi da quello che il Duomo custodisce al suo interno ci mettiamo in fila per fare i biglietti e varchiamo la soglia d’ingresso. Tutti esterrefatti dalle immagini impresse sul pavimento, continuiamo la visita con la Libreria Piccolomini, con l’omonima cappella e il pulpito realizzato dall’artista senese Nicola Pisano.

 

 

Conclusa la visita del Duomo ci incamminiamo verso la Basilica di San Domenico, una delle più belle chiese gotiche di Siena, a navata unica, degna anche di grande valore artistico. E’ famosa perchè al suo interno viene conservata la testa-reliquia di Santa Caterina, patrona della città. Nel frattempo che la pioggia continua il suo imperterrito cammino noi ci incamminiamo verso il nostro autobus che ci attende intorno alle mura della Fortezza Medicea. Leggermente bagnati ma soddisfatti sia per lo splendore che custodisce questa città ma anche dalla bravura della nostra guida che ci ha accolto e guidato in maniera simpatica e brillante nel centro storico della città, partiamo per Montecatini Terme dove ci attenderà il nostro albergo. Situato nel cuore della cittadina termale ci sistemiamo nelle sue stanze e dopo esserci rifocillati con una doccia calda ci raduniamo nella sala ristorante per la cena.

 

Il secondo giorno del nostro tour toscano prevede la visita di uno dei carnevali più importanti e suggestivi d’Italia, il carnevale di Viareggio, occasione trainante del nostro viaggio. Terminata la prima colazione ci raduniamo nella hall e ci avviciniamo al pullman per partire alla volta di Viareggio. La pioggia sembra essersi calmata e noi siamo tutti speranzosi di poter trascorrere una giornata meno piovosa della precedente. L’organizzazione dell’evento non a caso ha previsto il ritiro dei biglietti proprio all’interno della sede della fondazione del carnevale. L’occasione è stata gradita per poter sbirciare tra numerosi cantieri dove i carri allegorici prendono vita e sicuramente per poter visitare anche il museo del carnevale.

 

 

Tutti soddisfatti di questa inaspettata visita ci raduniamo al pullman per avvicinarci sul lungomare di Viareggio dove avrà inizio alle ore 15.00 la sfilata dei carri. A causa dei blocchi sulla circolazione in vista della sfilata siamo costretti a scendere dal bus e ad attraversare a piedi tutto il lungomare. Infatti una lunga ma tranquilla passeggiata sarà necessaria per arrivare al nostro ristorante che ci attende per il pranzo. Dopo un gustoso pranzo a base di pesce ci avviciniamo nuovamente sul lungomare per fare ingresso alla sfilata. Puntuale alle 15.00 i maestosi nove carri di prima categoria in gara cominciano a percorrere le lunghe strade del lungomare per poter esibire al caloroso pubblico le loro allegorie mediante movimenti straordinari e coreografie spettacolari. Con l’arte della satira e dell’allegoria gli artisti si dilettano a raccontare i grandi temi della società e del mondo, a volte anticipandone i tempi. La sfilata si arricchisce nel frattempo anche di carri di seconda categoria, mascherate in gruppo e mascherate isolate ma comunque anche se di minore importanza sono sempre ricchi di coinvolgenti balli, spettacoli e coreografie. Purtroppo a distanza di poche ore dall’inizio il cielo diventa sempre più coperto di nuvole a tal punto da cominciare una lenta ma costante pioggerella che accorcerà i tempi della sfilata e ci costringerà a lasciare prima del previsto la nota città balneare toscana. Il programma prevedeva un rientro serale proprio per permettere a tutti noi di vedere interamente la sfilata ma anche di godere dei numerosi festeggiamenti che arricchiscono in genere la serata post-sfilata. Ci raduniamo nell’arco di poco tempo e verso le 18.30 lasciamo Viareggio per dirigerci verso Montecatini, contenti comunque di aver visto tutti gli enormi carri in gara e di aver partecipato a questa nuova edizione. Arrivati in hotel ne approfittiamo per una doccia calda e l’occasione è gradita per fare una passeggiata nel vicino centro di Montecatini e per gustare qualche tipico piatto toscano nei vari ristoranti che arricchiscono la piazza.

 

 

NOTA CURIOSA: SCOPRIAMO QUALE SARÀ IL CARRO VINCITORE DI QUESTA EDIZIONE.

Quest’anno il carro vincitore è stato quello intitolato “Va dove ti porta il cuore”. Questa realizzazione rappresenta l’adolescenza. Il carro simboleggia un ragazzo, un adolescente, che seduto su una valigia in mezzo al mare in balìa delle onde, ad un certo punto si alza e con il cannocchiale in mano trova il “cuore” rappresentato dalla coreografia. Come cita la scrittrice autore del carro vincitore “quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta, aspetta il tuo cuore, e quando poi ti parla alzati e va dove lui ti porta, va dove ti porta il cuore”.

 

L’indomani mattina, una ricca giornata culturale ci attende. Dopo la prima colazione partiamo per Firenze. Ad attenderci sul lungarno della zecca vecchia una bellissima giornata di sole con una simpatica guida, Luciano, che ci guiderà alla scoperta di una delle città artistiche e culturali più importanti dell’Italia. Costeggiando il fiume Arno ci incamminiamo verso Piazza Santa Croce passando davanti alla Biblioteca Nazionale Centrale. La guida ci fa subito notare i segni che l’alluvione del 1966 ha lasciato impresso vicino ai palazzi, infatti la prima ad essere maggiormente colpita è stata proprio la biblioteca e il crocifisso di Cimabue nella vicina Basilica di Santa Croce, dove le acque del fiume Arno raggiunsero circa 6 metri di altezza.

 

 

Raggiungiamo la Basilica di Santa Croce, una delle basiliche francescane più antiche e imponenti mai costruite in Italia, con una facciata che colpisce subito i nostri occhi. Ci soffermiamo nella piazza per ascoltare tutte le informazioni di rilievo ma veniamo travolti dalla curiosità di entrare e quindi anche se non previsto ci mettiamo in fila per i biglietti ed entriamo al suo interno, dove si trovano una vasta collezione di opere d’arte, la tomba di Michelangelo, la tomba di Dante Alighieri, il cenotafio di Dante Alighieri, il monumento dedicato a Vittorio Alfieri. Attraversando la Piazza Santa Croce ci dirigiamo verso Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria, una delle piazze più famose della città dove si trovano la Fontana del Nettuno e la Statua equestre di Cosimo de’ Medici. All’interno del Palazzo Vecchio troviamo, invece, alcuni edifici comunali, la residenza del Sindaco di Firenze e inoltre un museo che contiene opere di Michelangelo e Donatello.

 

 

Terminata la visita guidata mattutina ci diamo del tempo libero per gestire in totale autonomia la nostra pausa pranzo. Ai più esigenti la guida ci consiglia dei ristoranti tipici dove poter mangiare una bella bistecca Fiorentina accompagnata da un buon bicchiere di vino. Agli amanti dello street food fiorentino, invece, ci consiglia un panino con la trippa fiorentina oppure il “Lampredotto”. Ci rivediamo verso le 15.00 per poi riprendere la nostra visita guidata e ci incamminiamo verso il luogo simbolo della città, il Duomo. All’arrivo la fila per l’ingresso ci spaventa, è lunga ma fortunatamente veloce, infatti nell’arco di pochi minuti riusciamo subito ad entrare. Uno dei suoi punti forti è sicuramente la cupola del Brunelleschi, la più grande cupola in muratura mai costruita, un vero e proprio capolavoro. All’uscita dal Duomo non possiamo rimanere indifferenti all’imponenza del Campanile di Giotto. L’esterno, come la cattedrale, è rivestito di bellissimi marmi bianchi, rossi e verdi e da molti è considerato il campanile più bello d’Italia. Ultima bellezza del Duomo, ma non per importanza, è il Battistero di San Giovanni. A pianta ottagonale, è ricoperto dalle stesse piastrelle del Duomo e del Campanile. Un tempo era un tempio pagano trasformato in chiesa e poi ampliato.

 

 

Tutti stupefatti da questi meravigliosi monumenti che prendono posto in questa bellissima piazza ci dirigiamo verso il lungarno e più precisamente verso il Ponte Vecchio. Per strada però non ci lasciamo sfuggire la Fontana del Porcellino. Come ci racconta Luciano, la leggenda narra che si tratta di un vero e proprio porta fortuna. Bisogna strofinare il naso, mettere una monetine nella bocca e farla cadere, se cade nell’acqua attraverso la grata porterà fortuna, altrimenti no. Raggiungiamo finalmente Ponte Vecchio, il simbolo indiscusso della città, uno dei più belli al mondo. In passato era la sede di macellerie e botteghe di frutta e verdura mentre oggi troviamo raffinate botteghe orafe che vendono sfarzosi e costosi gioielli. La visita guidata si conclude qui, salutiamo Luciano che ci ha permesso di scoprire le principali attrazioni turistiche della città e per averci donato con la sua simpatia e professionalità una piccolissima parte del suo sapere. Dopo una piccola pausa ricreativa ci incamminiamo sul Lungarno per raggiungere il nostro autobus che ci attende a pochi passi dal centro storico.

 

 

Una giornata intensa, ricca di cultura, storia, arte, in cui abbiamo camminato tantissimo, ci siamo stancati ma che saremo pronti a rifarlo tantissime altre volte. Firenze è un patrimonio artistico, culturale, letterario, ricca di monumenti, musei e opere di notevole interesse. Visitarla in un giorno è impossibile ma almeno possiamo essere contenti di aver visitato i luoghi di maggiore interesse. Rientrati in albergo, ci ritroviamo poi per l’ultima cena tutti insieme. Al termine qualcuno si diletta a giocare a carte, qualcuno esce in centro per una passeggiata, qualcuno rientra in camera per rigenerare un pò di energie perse durante l’intensa passeggiata e gli altri invece si inventano un simpatico passatempo, una puntata di “Uomini e Donne” di Maria De Filippi dove ognuno di noi interpreta il proprio ruolo. Tutto improvvisato e condotto da “Nicola” un nostro simpatico, amico, ormai partecipante assiduo delle nostre iniziative. Si conclude così un’altra intesa giornata con la consapevolezza che l’indomani mattina saremmo ripartiti per l’ultima giornata conclusiva del nostro tour in Toscana.

 

Dopo la prima colazione e raduno al bus con carico bagaglio, partiamo per Arezzo, un’altra meta turistica toscana di minore importanza ma che comunque vale la pena visitare. All’arrivo nel parcheggio ci attende la nostra guida che ci condurrà nel centro storico. Lungo le scale mobili, una pausa tecnica ci intrattiene per pochi minuti e poi tutti diretti nel centro storico per ammirare il Duomo di Arezzo.

 

 

Essendo uno dei pochi simboli storici della città la visita si concentra principalmente su di esso. Intitolato ai Santi Pietro e Donato, questo imponente edificio Cristiano, il maggiore della provincia di Arezzo, racchiude un’architettura gotica e autentici tesori d’arte, nonché importanti testimonianze di fede. Continuiamo la vista inerpicandoci tra le strette stradine del centro per raggiungere Piazza Grande, divenuta nota grazie al film di Benigni “La vita è bella”.

 

 

Costruita in ripida salita, sulla sua forma a trapezio, si affacciano chiese, edifici storici, loggiati e antiche botteghe. Tra di questi vediamo la Pieve di Santa Maria, il Palazzo della Fraternità dei Laici con l’orologio astronomico ancora funzionate e per ultimo il Palazzo delle Logge costruito su progetto del Vasari. Terminata la visita guidata ci prendiamo del meritato tempo a disposizione per una passeggiata tra i vicoli del centro e per deliziare il nostro palato con caratteristici e tipici piatti della cucina toscana. Puntuali come sempre ci raduniamo tutti per una foto di gruppo e ci incamminiamo verso il parcheggio per raggiungere il nostro autobus.

 

 

Un altro viaggio volge al termine e noi facciamo rientro a casa più ricchi che mai.

Arrivederci al nostro prossimo viaggio insieme.

 

Autore: Antonio Speranza

Fonte: Viaggio del 10 - 13 febbraio 2024

 

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