Un altro viaggio che non era per noi consueto organizzare è quello che abbiamo fatto domenica 14 aprile nel Gargano a San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo. L’iniziativa è stata subito apprezzata e in molti hanno risposto positivamente alla nostra proposta.
Siamo partiti nelle prime ore dell’alba in modo da poter raggiungere San Giovanni Rotondo verso le 10.00 la mattina. Una calda giornata era pronta ad attenderci. Raggiunto il centro con il supporto di una navetta privata ognuno di noi ha dedicato del suo tempo a disposizione per poter visitare i luoghi dove ha vissuto Padre Pio e inoltre l’occasione è stata gradita per poter seguire la santa messa domenicale.
San Giovanni rotondo è divenuto meta imperdibile per i fedeli di tutto il mondo. La maggiore attrattiva di questa cittadina è il piccolo convento di Padre Pio che insieme alla cripta e al museo si trovano all’interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie. All’interno del museo si può visitare anche la piccola cella dove San Pio ha trascorso la sua vita.
Nel 2004 è stata costruita la nuova e sfarzosa chiesa di San Pio dall’architetto Renzo Piano che oggi custodisce la tomba del Santo. La bellissima chiesa di arte contemporanea ha avuto giudizi contrastanti in quanto non rispecchierebbe il percorso di vita pieno di umiltà del santo.
Al termine della messa ci siamo radunati per raggiungere con la navetta il ristorante che ci ha ospitato per il pranzo. Molto gradito, ci ha permesso di ricaricare le energie e partire più carichi per il santuario di Monte Sant’Angelo. Un percorso di circa mezz’ora separa le due mete di preghiera del turismo religioso pugliese. Monte Sant’Angelo si trova alle porte della selvaggia foresta umbra in una posizione dominante dalla quale si può ammirare tutto il golfo di Manfredonia.
Arrivati nel parcheggio ci dirigiamo davanti alla basilica di San Michele per visitare la grotta dove per la prima volta è apparso il santo.
Milioni di visitatori hanno visitato la basilica nei secoli, molti dei quali hanno lasciato impronte, disegni e firme in linguaggi sia antichi che moderni. Nella parte più antica della grotta sono stati ritrovati segni in lingua runica risalenti a 1500 anni fa.
Ognuno di noi si è concesso qualche minuto del proprio tempo per una preghiera per i propri cari.
Le botteghe del centro storico offrono ai propri turisti innumerevoli souvenir legati al santo ma nello stesso tempo è possibile trovare la maggior parte dei prodotti enogastronomici pugliesi, dall’olio extravergine alle mandorle, dalle orecchiette ai taralli. Il prodotto che va per la maggiore in questo luogo è il pane DOP di Altamura, ottenuto dall’impiego di semole, è famoso per la sua forma gigante, la sua fragranza, il suo profumo intenso e per il suo colore giallastro. Tutti ne abbiamo comprato un poco da portare sulle nostre tavole e mangiarlo in compagnia dei nostri cari.
Dopo una piccola passeggiata ritorniamo nel parcheggio dove ci attende il nostro bus e ripartiamo per le nostre case.
Una bella giornata primaverile, forse quasi estiva, dove abbiamo camminato, ci siamo stancati, abbiamo pregato, ma comunque soddisfatti per aver trascorso una giornata diversa dai soliti e costanti ritmi giornalieri.
Al prossimo viaggio insieme a noi.
Autore: Antonio Speranza
Fonte: Viaggio del 14 aprile 2024
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