Quest’anno abbiamo sorpreso i nostri clienti con una meta insolita, abbiamo proposto loro la visita del castello aragonese di Capo Rizzuto e l’area archeologica di Capo Colonna. 

 

Questa destinazione ha davvero superato le aspettative nonostante il lungo tragitto abbia scoraggiato un pò gli animi. 

 

Arrivati in tarda mattinata a Le Castella, abbiamo incontrato la nostra guida che ci ha accompagnato per tutto il giorno. Ci siamo subito incamminati verso il borgo per scoprire questo bellissimo castello che sorge in mezzo al mare nei tratti più belli dell’area marina protetta di “Capo Rizzuto”, su di una sottile lingua di sabbia color d’oro.

 

 

Come ci racconta la guida, la fortezza, edificata nel XV sec non ospitò la nobiltà del luogo ma servì come ricovero per i soldati impegnati contro gli attacchi degli invasori provenienti dal mare. L’attuale roccaforte poggia su fondamenta risalenti al periodo greco (400 a.c.), infatti lungo le pareti si notano le diverse sovrapposizioni murarie che contraddistinguono le varie epoche. 

Il castello, continuamente attaccato dai turchi, rimase popolato fino agli inizi dell’800, anno in cui la popolazione si trasferì sulla terraferma dando vita all’attuale centro turistico.

 

Terminata la visita del castello ci siamo tutti lasciati tentare da un piatto tipico a base di pesce a parte qualcuno che non ha resistito a tuffarsi nelle acque cristalline del mare.

 

 

Nel primo pomeriggio ci siamo spostati nella vicina area archeologica di Capo Colonna, davvero una meraviglia a cielo aperto, che prende il nome dall’unica colonna rimasta in piedi del tempio di Hera Lacinia. 

Prima di scoprire l’area archeologica abbiamo visitato il museo archeologico dove sono conservati tutti i reperti trovati nel territorio. Quello che si trova al suo interno è davvero straordinario, tra i numerosi rinvenimenti troviamo ceramiche risalenti al periodo greco-romano e oggetti che il mare ha restituito nel tempo, che testimoniano le rotte e i traffici commerciali che interessavano le coste di Crotone.

 

 

Terminata la visita al museo archeologico, ci siamo diretti all’area archeologica dove si trova l’unica colonna che resta del tempio. Il tempio di Hera Lacinia fu uno dei santuari più importanti del mondo dell’antica Grecia e della Magna Grecia, dedicato alla Dea Hera, protettrice delle mandrie, della fertilità e del matrimonio, poco distante dall’antica Kroton.

 

Degno di nota è il santuario della Madonna di Capo Colonna, il più importante luogo di culto di Crotone, al cui interno è custodita una copia del quadro della Madonna mentre l’originale si trova nel Duomo di Crotone.

Affianco al santuario si trova anche la Torre Nao, un tempo torre di avvistamento, oggi un antiquarium dei ritrovamenti archeologici subacquei della riserva marina di Capo Rizzuto. 

 

 

Conclusa la visita guidata siamo ritornati nel parcheggio dove c’era il nostro autobus ad attenderci e siamo ripartiti. Il tragitto, anche se un pochino lungo e noioso, ci ha permesso comunque di ammirare tutta la costa ionica da Crotone fino a Sibari per poi riprendere l’autostrada del mediterraneo. 

 

Anche questa esperienza si è finalmente conclusa nel migliore dei modi lasciando dentro di noi la consapevolezza che questo viaggio sia stato una bella scoperta ma nello stesso tempo ha lasciato anche la consapevolezza che prima di andare all'estero bisogna visitare tutta la nostra terra, perchè a volte dietro l'angolo troviamo tesori nascosti.

 

Alla prossima.

 

Autore: Antonio Speranza

Fonte: Viaggio del 18 giugno 2023

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